Il paniere dell’Istat, con cui si calcola il tasso mensile dell’inflazione, come ogni anno, anche in questo inizio del 2011, si modifica, sulla base dei cambiamenti nei comportamenti di consumo degli italiani. E proprio a testimonianza di come si evolgva il modo di consumare e di vivere degli italiani, quest’anno l’Istat ha aggiornato il suo paniere, facendo uscire il noleggio dei dvd dalle videoteche, frutto dei tempi che cambiano, e facendo entrare cinque nuovi beni e servizi: il kebab (più in generale il fast food, presso ristoranti/punti vendita turchi, cinesi, ecc.), l’I-Pad, il biglietto utile a più mezzi di trasporto pubblico, il biglietto per l’ingresso ai giardini zoologici, botanic e parchi nazionali e il salmone affumicato.
Quanto poi i pesi da attribuire a ciascun bene e servizio, diminuisce quello dei mobili, mentre aumenta quello di sanità, istruzione, elettricità e abitazione.
Passano poi a 85 da 83 i capoluoghi di provincia monitorati per effettuare le verifiche del tasso di inflazione.
E intanto, in questo primo mese del 2011, in linea con l’andamento dei prezzi nell’Eurozona, il tasso di inflazione in Italia segna un +2,1% su gennaio 2010, in deciso rialzo dall’1,9% di dicembre.
Pesano, in particolare, gli aumenti dei prezzi dei carburanti e degli alimentari, ad esempio, della verdura fresca, che in un anno ha visto crescere il proprio prezzo di quasi il 12%.