Collana di denti e carcassa di lupo, bracconiere incastrato dal Dna

Ha cacciato e ucciso almeno 6 esemplari di lupo italiano e ne sfoggiava i denti, appesi da una collana, come un trofeo. Per la prima volta in Italia il bracconiere è però stato individuato e condannato a 7 mesi di carcere, oltre ai 6mila euro di multa. E per incastrarlo ci è voluta addirittura la “scientifica”.

I fatti risalgono a 4 anni fa, quando davanti al municipio di Borzonasca, comune di Chiavari in provincia di Genova, fu ritrovata una carcassa con il muso tagliato di lupo italiano, una specie in via di estinzione e quindi protetta dalla legge italiana che venne messa in relazione alla collana di denti di lupo confiscata dalla Polizia provinciale ad un allevatore 44 della zona.

Determinanti le analisi del laboratorio di genetica dell’Istituto Nazionale Fauna Selvatica (denominato attualmente Ispra), che rivelano – prove del dna alla mano – che i denti dei poveri animali appartenevano ad almeno 6 diversi esemplari di lupo italiano, uno dei quali era proprio quello ritrovato davanti al Comune di Borzonasca. Un altro dei lupi uccisi era stato censito nei boschi della zona grazie ad un programma di raccolta dati interregionale, attraverso il recupero degli escrementi, per la mappatura del lupo.

Insomma un’indagine degna dei Ris, o di Csi, che, dopo quattro anni e una serie di prove schiaccianti, si conclude con una condanna storica (è la prima in Italia), ma forse non troppo pesante: 7 mesi di reclusione (con la condizionale) per il bracconiere, condannato a pagare inoltre 6mila euro di ammenda.

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