Secondo la stampa locale i cani sarebbero stati uccisi perché, finite le Olimpiadi, il flusso turistico è crollato rendendoli inutili per le agenzie turistiche che vendevano gite sulla slitta. A portare alla luce l’episodio è stato lo stesso operaio incaricato del massacro, che ha denunciato un disordine post-traumatico da stress causato proprio dal compito affidatogli, vedendosi riconoscere un indennizzo.
Una vera e propria esecuzione: i cani sono stati uccisi uno ad uno di fronte agli altri cani, evidentemente terrorizzati. Un massacro. L’avvocato dell’uomo denuncia che non tutte le uccisioni sono andate a segno al primo colpo e che è stato necessario mettere fine alle sofferenze degli animali, con scene brutali e raccapriccianti. La ditta che avrebbe avuto in carico i cani e commissionato il delitto, si rifiuta di commentare, ma il sito dell’agenzia che si occupava di promuovere le gite continua a invitare i turisti a fare un giro in slitta per 169 dollari canadesi a persona con “una squadra di energici e adorabili Husky”.
In Canada chi ferisce un animale può essere condannato alla detenzione fino a 5 anni, mentre crudeltà e maltrattamenti sono punibili fino a 18 mesi di carcere. Per far sopprimere un animale dal veterinario occorre pagare circa 100 dollari, ma non tutti i veterinari sono disposti ad uccidere cani in salute.