A Mirafiori, chiuso un capitolo (almeno sembra!), se ne apre subito un altro; e sullo sfondo c’è il solito scenario dello scontro tra la Fiom e i vertici aziendali e il resto dei sindacati. Questa volta, motivo del contendere è la cassa integrazione guadagni straordinaria, che l’azienda ha comunicato ufficialmente che partirà dal 14 febbraio, per un anno, e interesserà le Carrozzerie dello stabilimento di Mirafiori.
Su questo punto, critici i sindacalisti Fiom, i quali sostengono che l’azienda sarebbe stata evasiva e generica nello spiegare al vertice con i sindacati i criteri di rotazione della cigs e non ha saputo spiegare la ragione per cui sia stata richiesta la cassa integrazione per motivi di crisi, anzichè per ristrutturazione aziendale.
La messa in cassa integrazione dei lavoratori delle Carrozzerie è stata prevista dal nuovo accordo, votato dai lavoratori il 13 gennaio, sulla base del risultato delle trattative, sottoscritte tra azienda e sindacati (Fiom esclusa), il 23 dicembre scorso.
La cigs non riguarderà il settore della produzione di Mi.To, Idea e Musa. Essa permetterà all’azienda di potere ristrutturare i processi produttivi, consentendo un sostegno al reddito dei lavoratori, per il periodo di transizione.
Ricordiamo che grazie all’entrata in vigore del nuovo accordo, sono stati garantiti i livelli di occupazione attuali dello stabilimento, che vedrà a regime triplicare la sua produzione.