Dire “Jack White” significa nominare un intero mondo musicale che ruota intorno all’infaticabile artista. A partire dai suoi White Stripes, coi quali ha raggiunto il successo, passando per i Raconteurs e i Dead Weather. Questi perlomeno i progetti musicali nei quali Jack White è direttamente coinvolto, ma sono molti altri i nomi legati a lui. Tra questi i Kills, che stanno per pubblicare un nuovo album di inediti e riconoscono apertamente il debito artistico che Blood Pressure, in uscita il prossimo 4 aprile, nutre nei confronti di Jack White. La cantante Alison Mosshart, leader dei Kills e membro dei Dead Weather, ha infatti dichiarato di aver imparato molto da White nel corso dei due album registrati e del tour recentemente concluso.
La Mosshart ha aggiunto che deve alla sua influenza i nuovi suoni di Blood Pressure, con mellotron e basso. Ma Jack White ha mille risorse ed è una fonte inesuribile di idee, così non lo si ritrova solo dove più o meno ce lo si aspetta, ma anche accanto a nomi inaspettati del panorama musicale: è il caso di Wanda Jackson, regina del rockabilly oggi un po’ dimenticata. Sono infatti a firma Jack White gli arrangiamenti e la produzione del nuovo album della Jackson, con cover che spaziano dai successi anni quaranta a Amy Whinehouse. Non si tratta nemmeno della prima operazione del genere compiuta da Jack White, che tempo fa si era dedicato ad un’altra star americana relegata al revival: la star del country Loretta Lynn, con l’album Van Lear Rose, si è aggiudicata nuovi riconoscimenti tra i quali anche un grammy. Wanda Jackson quindi può dormire sonni tranquilli: con Jack White si va a colpo sicuro.