L’allarme è stato lanciato da un passante, che ha avvistato il baby delfino impigliato poco lontano dalla costa della località del Gargano. Alcuni militari da terra e l’equipaggio della motovedetta intervenuta in mare sono riusciti a liberarlo dalle maglie del trabucco, un’imponente costruzione in legno usata per la pesca e tipica della costa abruzzese e del Gargano, dove è tutelata come tutelata come patrimonio monumentale.
Si tratta di una piattaforma ancorata agli scogli e protesa sul mare, dalle quale si allungano, sospesi a pochi metri dall’acqua, lunghi bracci che reggono una grande rete, detta “trabocchetto”. E nel trabocchetto il povero delfino è caduto in pieno, intrappolato nelle maglie, fino a che non sono giunti i soccorsi a rimetterlo in libertà: il piccolo non ha riportato ferite e ha ripreso il largo spontaneamente.
Il baby delfino di Vieste è stato fortunato: si stima che ogni anno muoiano nelle reti da pesca in tutto il mondo circa 300.000 esemplari di cetacei, ben 1.000 al giorno.