Il sale iodato è entrato nelle nostre cucine con un interesse sempre più preminente da parte dei consumatori. E’ vero anche che non tutti conoscono il perché questo sia consigliato, e perché sia importante integrarlo e sostituirlo al classico sale da cucina che conosciamo. Il sale iodato, è il classico sale marino che siamo abituati a menzionare, al quale però è stata aggiunta una parte di iodio. Quest’ultimo rappresenta un elemento importante per il corretto funzionamento degli ormoni tiroidei. L’uso di questo sale iodato è stato disciplinato dall’organizzazione sanitaria, perché colmare le mancanze di iodo che può interessare alcuni individui particolari. L’organizzazione mondiale della sanità, ha appurato che esistono diverse zone nel pianeta in cui la presenza di questo minerale si trova in quantità limitate. In virtù delle problematiche inerenti le carenze di iodio, è stato inserito nel sale la presenza dello iodo.
La percentuale è scelta dai diversi paesi in base allo stato nutrizionale in generale della popolazione interessata. La carenza di iodio può recare seri danni al corretto funzionamento della tiroide, provocando la patologia del gozzo. Questa deturpazione fisica, si crea autonomamente per cercare di provvedere alla mancanza di questo minerale all’interno dell’organismo. Nei bambini la mancanza del minerale è molto più grave perché interferisce con la crescita del bambino stesso, soprattutto con forti rallentamenti mentali. Così come le donne in gravidanza e in allattamento devono assumere quantità superiori di iodio rispetto a quelle indicate, per garantire al piccolo la creazione di eventuali problematiche inerenti appunto l’insufficienza di iodio. Il sale iodato ha un sapore più forte del classico sale da cucina, per questo è consigliabile utilizzarlo in quantità inferiori, pur mantenendo il classico giusto sapore agli alimenti. In questo modo, grazie anche all’aggiunta di spezie alle nostre pietanze, avremo la possibilità di tutelare la nostra salute, in modo più accurato e attento.