La Libia azionista di Finmeccanica

La Lia (Lybian Investment Authority), una controllata della Difesa libica, quindi, un fondo sovrano, ieri ha aqcquisito il 2,01% delle azioni di Finmeccanica, sancendo ufficialmente la propria volontà di entrare nel gruppo italiano.

Dopo un ribasso di circa il 24% nel 2010, solo questo mese, la Finmeccanica ha recuperato il 15%, grazie alle attese degli investitori su un ingresso dei libici, alla cui notizia ieri il titolo è balzato di oltre il 4% in borsa.

Già nel luglio del 2009 era stato firmato un protocollo d’intesa tra la società guidata da Guarguaglini e i libici, e già allora si era detto con euforia delle impressionanti opportunità di affari che tale collaborazione avrebbe aperto agli italiani. Si parla, infatti, della possibilità di fare affari per almeno 20 miliardi di dollari, grazie alla Lia, poichè aprirebbe le porte ad altri Paesi africani, quindi, ad altre forme di investimento.

Gli investimenti immediati, invece, riguarderebbero il settore della difesa, in cui opera Lia, controllata dal ministero della difesa libico, con la possibilità di collaborare nella fornitura di elicotteri, nel sistema ferroviario e nel controllo elettronico delle frontiere a sud della Libia, contro l’immigrazione.

La Lia ha anche attualmente partecipazioni di minoranza nella Juventus e in Eni, in quest’ultima con l’1% delle quote.

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