Il capo del fondo europeo di salvataggio, formalmente European Financial Stability Facility (EFSF), Klaus Regling, intervistato alla radio tedesca Deutschlandfunk, ha dichiarato che la Grecia non avrà bisogno di intervenire per richiedere la ristrutturazione del suo debito.
Secondo Regling, infatti, il Paese non avrebbe bisogno di rinegoziare il suo debito, e tale sarebbe l’opinione di BCE, UE e Fmi, i quali ritengono che il rischio ellenico sia attualmente sopravvalutato dai mercati e che, anzi, alla luce delle condizioni richieste alla Grecia all’atto di corresponsione degli aiuti, il maggio scorso, la tendenza dovrebbe essere di un miglioramento dei conti pubblici ellenici e quindi di una diminuzione del rischio insolvenza.
Parole non a caso pronunciate a un’emittente radiofonica tedesca. Solo due giorni fà, la Germania del cancelliere Angela Merkel aveva bloccato l’ipotesi di un aumento dell’entità del fondo europeo, contrariamente alle richieste pressanti del governatore centrale europeo Jean-Claude Trichet, il quale quest’ultimo teme che il rischio si possa trasferire così sui conti della BCE.
Regling ha altresì precisato che non ci sarebbe bisogno di aumentare l’importo dell’EFSF, parole che suonano come melodia alle orecchie dei tedeschi.
Agli inizi di febbraio si ridiscuterà del fondo europeo e della politica dei salvataggi. La verà novità, al momento, è che si allenterebbe la pressione su Atene, che dava per certa una richiesta di ristrutturazione del debito. L’ultima asta, con rendimenti stabili, potrebbe anche essere un buon segnale.