“La Prima Cosa Bella” non arriva al traguardo degli Oscar. Ancora una volta l’Italia viene esclusa dalla corsa al premio cinematografico più famoso. “La bestia nel cuore” di Cristina Comencini resta ancora l’ultimo film ad aver potuto ambire alla famigerata statuetta, e l’unica ombra d’Italia che si potrebbe ancora sperare di vedere, è guarda caso proprio la protagonista del film del 2006 Giovanna Mezzogiorno. Infatti il National Society Film Critics Awards 2010 l’ha premiata come miglior attrice dell’anno per il film “Vincere” di Marco Bellocchio. Ma per Paolo Virzì quest’anno si va in bianco e dovrà accontentarsi di tutte le varie statuette che gli sono state conferite in Italia.
Ma la colpa dell’esclusione dell’Italia non è tanto del film di Virzì, quanto della scelta del nostro paese di inviare questo film in particolare quando Luca Guadagnino con il suo film “Io sono l’amore” sta mietendo successi insperati probabilmente all’estero, specie in terra americana. Fu proprio il regista Martin Scorsese, durante il Festival Internazionale del Film di Roma 2010, a dichiarare come il film con protagonista Tilda Swinton, sia stato uno dei suoi preferiti dell’anno appena trascorso. Dimostrazione aggiuntiva fu infatti la candidatura al Golden Globe, poi andato al film “In a Better World” di Susanne Bier. Con i ‘se’ non si mangia, ma mordersi le mani per non aver giocato la carta migliore non è del tutto sbagliato. La cinquina finale dei film che avranno la nomination usciranno martedì 25 Gennaio, ma per ora ci accontentiamo di poter cominciare a scommettere su quali saranno tra i 9 che hanno superato la prima e più importante tappa per la corsa all’Oscar.
“Hors la loi” – Rachid Bouchareb (Algeria)
“Incendies” – Denis Villeneuve (Canada)
“In a Better World” – Susanne Bier (Danimarca)
“Dogtooth” – Yorgos Lanthimos (Grecia)
“Confessions” – Tetsuya Nakashima (Giappone)
“Biutiful” – Alejandro González Iñárritu (Messico)
“Life, Above All” – Oliver Schmitz (Sud Africa)
“Tambien la lluvia” – Iciar Bollain (Spagna)
“Simple Simon” – Andreas Ohman (Svezia)