Dopo Colin Farrell, anche Marion Cotillard prende e se ne va dal film “Cosmopolis” di David Cronenberg, il cui cast iniziale si trova dunque ad essere completamente stravolto. Se l’attore irlandese era stato sostituito dal twilightiano Robert Pattinson, la francese che aveva portato brillantemente sullo schermo la cantante Edith Piaf ne “La Vie en Rose”, viene rimpiazzata dall’elegante inglese Keira Knightley.
Se da un lato i fan sono rimasti delusi da questa scelta e da questo completo cambio di programma, molti altri sembrano essere soddisfatti della decisione. Quello che ne risulterà è sicuramente un film più giovane e più vicino alle età descritte all’interno del libro dell’autore italo-americano Don DeLillo da cui Cronenberg ha tirato fuori la sua sceneggiatura. Il protagonista Eric Packer, un miliardario di New York, è infatti descritto come un ragazzo di 28 anni, un’età che magari Colin Farrell rivorrebbe indietro, ma ormai a 35 anni, l’aspetto da ragazzo è sparito da un pezzo. Robert Pattinson sembra essere così una scelta più vicina all’immagine che i lettori possono essersi fatti, anche se il curriculum dell’attore potrebbe essere poco gradito ai più. Dunque l’ingresso di Keira Knightley, di un anno più “anziana” del Cullen, è decisamente una scelta più indovinata e credibile rispetto a quella della Cotillard, che per quanto eccezionale ormai con i suoi 36 anni non avrebbe ingannato nessuno come moglie di un ragazzo di appena 25 anni.
Ma le sorprese sul casting di “Cosmopolis” non sembrano essere finite, infatti abbandona la carrozza anche l’attore Paul Giamatti che in questi giorni sta mietendo complimenti per la sua interpretazione nel film “La versione di Barney” adesso nelle sale. L’attore che avrebbe dovuto interpretare uno degli stalker era forse l’ultimo pezzo di un puzzle che sembrava dare un’aria più intrigante e di alto livello al tutto. Ma a sostituire queste atmosfere giunge la curiosità di vedere la nuova coppia Pattinson-Knightley alle prese con un regista per nulla vicino ai desideri del pubblico contemporaneo.