Fitch declassa i conti del Comune di Roma

L’agenzia di rating internazionale Fitch ha declassato il debito del Comune di Roma, sia a lungo termine che a breve.  Quanto al primo, la valutazione passa da AA- a A+, mentre per il breve periodo da F1+ a F1.

Secondo Fitch, il downgrade sarebbe dovuto a persistenti problemi di liquidità, che il Comune avrebbe a causa del maggiore degrado dei conti pubblici, negli ultimi periodi. La valutazione di Fitch non riguarda i debiti pregressi alla gestione antecedente aprile 2008, affidati alla Gestione Commissariale, il cui rating rimane AA-.

L’Assessore al Bilancio, Carmine Lamanda, sostiene che il declassamento di mezzo punto di Fitch sia dovuto non tanto all’esposizione debitoria del Comune verso le banche, che rimane stabile e a livelli non allarmanti, quanto alla riduzione del margine operativo lordo, rispetto alle entrate correnti. In sostanza, sostiene Lamanda, il Comune si starebbe facendo carico di spese, per Roma Capitale, al fronte di una riduzione di trasferimenti regionali e statali, che incidono sulla capacità del Comune di affrontare gli impegni.

Altro grosso problema, rilevato dalla stessa Fitch, riguarda le aziende partecipate, soprattutto l’Atac, il cui indebitamento grava come una zavorra sulla Capitale. Secondo il sindaco Alemanno, entro fine mese, verrà varato un piano industriale, per cercare di risolvere la gravità del problema Atac e fare in modo che non gravi negativamente sulle casse del Comune.

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