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Stasera che sera: il trash regna sempre più sovrano

Published by
Federica Flisio

Il nuovo programma di Barbara D’Urso, Stasera che sera, sta arrivando a toccare le profondità sempre più recondite del trash. Se la prima puntata è stata la nuova frontiera del reality, la seconda potrebbe essere definita una sorta di pacchianata tricolore. In un traballante tentativo di risollevarsi dal flop precedente, cercando di evitare le accuse di volgarità mosse al programma, sopratutto grazie al turpiloquio di Aldo Busi, la D’Urso e i suoi autori mandano avanti l’intellighenzia.

Risultato: abbiamo assistito ad una rissa incredibile, inconsciamente aizzata dalla nuova formula del programma, sin dall’inizio della puntata. Mediaset ha aperto le porte a scrittori e a grandi firme della cultura italiana come Giorgio Forattini, il premio Strega Antonio Pennacchi, Chiara Gamberale, Fulvio Abbate e Mauro Corona. Peccato che tutta questa profusione di cultura è stata decisamente sminuita da collegamenti paesani e sindaci “bislacchi”.

Nel tentativo di bruciare la festa all’Italia organizzata da Bruno Vespa e da Pippo Baudo su Rai1 (che ricordiamo è stata rinviata a marzo per qualche problema di salute del celebre conduttore siciliano), abbiamo assistito ad un allegro girotondo di luoghi comuni e di stereotipi del più classico ed antico degli antagonismi, ovvero quello tra Nord e Sud. Meno male che doveva essere una puntata per celebrare l’Unità della nostra nazione…

Proprio in questo contesto, verso le 23, chi è riuscito a resistere davanti al televisore ha assistito ad una scena decisamente poco edificante: il premio Strega Antonio Pennacchi insorge contro il sindaco di Varallo Sesia, Gabriele Bonanno, apostrofandolo con il termine “somaro”. Bonanno, con un scatto degno del migliore centometrista, si alza dal suo posto con l’intento di aggredire lo scrittore, simbolo secondo lui di quegli uomini di cultura con la puzza sotto il naso.

Insomma dopo certe visioni è evidente che Un, due, tre…stalla non era il punto più basso della carriera della D’Urso.

Published by
Federica Flisio