La BCE comunica che la scorsa settimana gli acquisti dell’istituto di titoli europei del debito hanno ammontato ad un valore di 2,313 milioni di euro, contro gli appena 113 milioni della settimana precedente. Il motivo di questo ritorno sul mercato è stato dettato dalla concomitanza di aste a rischio, come quelle di Portogallo e Spagna, i cui rendimenti sono saliti, ma al di sotto di quanto ci si attendesse. Ora si capisce, dopo la comunicazione di Francoforte, che il relativo successo di quelle aste fu dovuto grazie all’intervento della Banca Centrale.
Pare che la BCE abbia acquistato titoli portoghesi per circa un miliardo e non si esclude che tali interventi possano intensificarsi nei prossimi giorni, dopo che ieri l’Eurogruppo e oggi l’Ecofin, pare che non riescano a giungere all’accordo su un irrobustimento del fondo europeo di salvataggio, per le forti resistenze dei tedeschi.
Intanto, si apprende che ieri è avvenuto un incontro ristretto, durante il vertice dell’Eurogruppo a Bruxelles, tra tutti i Paesi con la tripla AAA sul debito. Un evento inedito, in cui tra i big figura solo la Germania.
Spagna e Portogallo, nel frattempo, si preparano, non aspettando ricette miracolose che non verranno forse mai dal vertice.
La Spagna, in particolare, ha cancellato un’asta per bonds a 10 e 15 anni, che era prevista per oggi e ha preferito concordare con un pool di cinque banche un prestito diretto di 10 anni, a un tasso di circa il 5,6%, per un importo di circa 5 miliardi. Lo stesso si prepara a fare il Portogallo e ciò al fine di allentare le tensioni sul mercato, alleggerendo gli importi delle aste.