Il presidente cinese Hu Jintao, in un’intervista rilasciata a due quotidiani americani, ha parlato della politica monetaria e valutaria della Cina e degli USA, rispondendo alle domande dei giornalisti.
Hu Jintao si è detto convinto che la politica internazionale basata sull’accettazione del dollaro come valuta di riserva e di scambio mondiale sia superata, perchè frutto di eventi del passato. Lo stesso presidente cinese ha detto che lo yuan non è ancora accettato come moneta internazionale, ma inizia ad essere utilizzato dal governo di Pechino, in tal senso e che in un prossimo futuro potrebbe prendere il posto del dollaro.
Jintao ha anche risposto ai giornalisti, i quali criticavano il fatto che lo yuan fosse tenuto a un tasso di cambio artificiosamente basso, per sostenere le esportazioni cinesi. Il presidente cinese si è detto convinto che non ci sia una necessità immediata di rivedere il cambio, e in ciò ha deluso le attese degli operatori e delle cancellerie di tutto il mondo, che sperano in un riequilibrio dei tassi. Ha anche fortemente criticato la politica del “quantitative easing” di Obama e Bernanke, i quali vorrebbero inondare i mercati di dollari, per circa 600 miliardi di dollari, al fine di svalutare il dollaro e spingere al rialzo le quotazioni di alcune valute, tra cui lo yuan.