Niente reboot per la serie televisiva "Wonder Woman"

Famosa serie televisiva degli anni ’70 basata sui fumetti della DC Comics e interpretata da Lynda Carter, “Wonder Woman” ha goduto di false speranze fino a qualche giorno fa.

La serie sarebbe dovuta infatti ricominciare con un progetto di reboot sviluppato dallo sceneggiatore David E. Kelley, creatore di importantissime serie televisive come “Chicago Hope“, “Boston Legal” e il grande successo “Ally McBeal“.

Kelley, che ha da poco terminato la sceneggiatura dell’ episodio pilota, ha proposto la nuova serie alle cinque maggiori emittenti televisive statunitensi, che hanno rifiutato il progetto, ognuna per un motivo diverso.

La FOX ha affermato di non essere interessata ad una serie di questo tipo, che non si sposerebbe con il genere di trasmissioni proposte dalla rete. La CW ha rifiutato in quanto, dopo ben dieci stagioni di “Smallville“, una delle serie di punta del canale che narra le vicende di un giovane Superman, non ha intenzione di affidare un suo time-slot ad un nuovo personaggio tratto dai fumetti DC.

La ABC ha dovuto rifiutare in seguito al recente accordo con la Disney e di conseguenza con la Marvel. Acconsentire alla produzione e alla trasmissione di “Wonder Woman” avrebbe potuto generare dei conflitti d’ interesse.

La CBS non rilasciato dichiarazioni riguardo il suo rifiuto, mentre la NBC sembra che abbia dovuto rinunciare all’ acquisizione del progetto per colpa degli altissimi costi sui diritti del personaggio che avrebbe dovuto pagare per sfruttarlo all’ interno di una sua trasmissione. La situazione quindi potrebbe cambiare nel caso in cui questi costi si andassero a ridurre.

Probabilmente David E. Kelley non si arrenderà, e cercherà in tutti i modi di riportare il patriottico personaggio dell’ amazzone Diana Prince sugli schermi televisivi, ambientando le sue avventure nel nostro presente.

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