Benzina oltre 1,50 al litro, automobilisti imbufaliti

Corre il prezzo della benzina, che ha sfondato la soglia psicologica di 1,5o euro al litro, per la rabbia degli automobilisti, salassati da incrementi che giudicano sproporzionati e immotivati.

Nei giorni scorsi, in pieno periodo natalizio, si era tenuto un incontro al ministero dello sviluppo economico, in cui i rappresentanti dei gestori delle stazioni di servizio avevano ottenuto benefici fiscali, in cambio di uno stop allo sciopero proclamato per il ponte di capodanno.

In quell’occasione, il Ministro Paolo Romani aveva commentato stizzito gli aumenti alle pompe del prezzo della benzina, a suo avviso, da un lato in linea con l’andamento europeo, ma dall’altro poco compatibili con il trend del prezzo del petrolio al barile, in discesa sotto i 90 dollari al barile, da alcune settimane.

I petrolieri avevano evidenziato come gli aumenti fossero giustificabili, alla luce del deprezzamento dell’euro contro il dollaro, che aveva più che compensato la diminuzione del prezzo del petrolio al barile. Se non chè, a conti fatti, pur depurando l’effetto euro, il prezzo risulta maggiore del dovuto, e non si motiva il perchè non sia avvenuto il contrario, nei mesi scorsi, quando pur con un prezzo crescente del greggio al barile, l’euro si era attestato a livelli ben più alti sul dollaro.

Diremmo con amara ironia, che trattasi del solito scarica-“barile”!

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