Giornata positiva per il mercato dei BoT italiani, che sono stati collocati a 12 mesi, per una cifra di 7 miliardi di euro, contro i 7,5 miliardi in scadenza; un dato che consolida l’andamento del 2010, indicando al mercato un calo del fabbisogno statale che non può non essere apprezzato.
Il rendimento dei BoT è stato del 2,067%, contro il 2,014% dell’ultima asta di dicembre, un tasso in lieve crescita, ma tale da non impensierire il Tesoro più di tanto. Lo stesso Tesoro ha voluto ritoccare al rialzo i tassi, per trovare abbondante liquidità disponibile sui mercati, collocando i titoli annuali a tassi in linea con il mercato secondario; mossa che viene, in genere, molto apprezzata dai mercati primari, molto esigenti in un periodo di così forti tensioni.
Si allarga, tuttavia, lo spread con i Bund tedeschi a circa 140 bp, e di circa 70 bp dagli Euribor.
Stesso scenario per la Grecia, che ieri ha collocato i suoi titoli a 6 mesi a un tasso leggermente sotto la soglia del 5%, che non essendo stata sfiorata, ha rinvigorito i mercati, che si attendevano una performance ancora peggiore.
Tutto questo, in attesa degli esiti di oggi dei BTp a 5 e 15 anni, per importi tra 2 e 3 miliardi.
Quanto alla copertura del mercato, ieri i BoT hanno ricevuto una richiesta del mercato, pari a 1,6 volte l’importo collocato, e data la cifra dei 7 miliardi, il dato è abbastanza incoraggiante.