Giornate decisive, per capire in quale direzioni viri il vento della crisi della crisi dei mercati europei. Oggetto delle tensioni è in particolare il Portogallo, considerato a rischio debito, e che ha visto l’ultima seduta avere titoli cds correlati con tassi di oltre il 5,3% e uno spread coi Bund tedeschi allargarsi sempre di più.
L’Europa teme che i mercati allarghino la loro sfiducia a Spagna e Belgio, determinando un effetto domino difficile da contrastare poi sui mercati, date le dimensioni complessive dei Paesi coinvolti. Per questo, soprattutto Francia e Germania starebbero facendo pressioni su Lisbona, affinchè accetti gli aiuti europei, per far fronte agli impegni finanziari a breve e tentare di rassicurare i mercati.
Il governo Portoghese, dal canto suo, rifiuta l’idea di accettare la proposta, perchè teme le dure condizioni legate agli aiuti e ritiene di potere fronteggiare il debito, senza aiuti esterni.
Nei prossimi giorni, la stessa Cina potrebbe esporsi ulteriormente, per acquistare altri titoli lusitani del debito sovrano, anche se il sostegno si sta concentrando ora sulla Spagna, per cercare di arginare il pericolo di contagio della crisi del vicino portoghese.
La Germania sarebbe ora anche disponibile a incrementare i fondi di salvataggio europei, dagli attuali 750 miliardi di euro a una cifra illimitata.
Difficile, però, che la corsa della sfiducia dei mercati possa ormai essere interrotta.