Metà più metà non sempre fà uno. E’ il paradosso che ironicamente si potrebbe portare come esempio, parlando di Fiat.
Il titolo del gruppo torinese è stato suddiviso in due titoli, agli inizi di questa stessa settimana, e dopo solo cinque sedute di contrattazioni, il valore di borsa dei due titoli è di ben 2 miliardi in più. Infatti, se la capitalizzazione del titolo unico di Fiat valeva lunedì scorso, prima dell’inizio della separazione in due, 18,9 miliardi di euro, oggi la somma di Fiat Industrial e Fiat Spa fà 21 miliardi, tra gli 11,77 miliardi del primo e i 9,25 del secondo ramo.
Un successo che allontana del tutto i timori di quanti pronosticavano una certa inquietudine dei mercati, con altalene pericolose sui due nuovi titoli e conseguente difficoltà ad assegnare loro un corretto valore.
Intanto, l’ad Fiat, Sergio Marchionne, conferma la buona performance anche di Chrysler, partecipata Fiat, la quale ha sfornato due nuovi modelli, Chrysler 300 e Dodge Charger, che dimostrano, secondo il manager italo-canadese, come sia stata vinta la scommessa anche dell’azienda americana.
Quest’anno, aggiunge Marchionne, verranno rimborsati al governo americano e canadese i prestiti concessi in occasione del salvataggio, ad opera del gruppo Fiat.
Indiscrezioni della stampa finanziaria avevano già preannunciato la volontà di Marchionne di rimborsare i prestiti, in quanto primo passo necessario all’acquisizione della maggiore del capitale Chrysler.