Finalmente si cambia. La tanto agognata legge sulle imposte sul canone immobiliare prende il via in questo mese, grazie a un provvedimento, che entro gennaio dovrà applicare qunato già previsto dalla legge di stabilità votata alle camere nel mese di dicembre del 2010.
In sostanza, i proprietari di immobili in locazione, a partire da quest’anno, pagheranno una cedolare secca del 20% sul canone di locazione, che quindi non verrà più assoggettato al reddito, come avveniva fino ad oggi.
La Cgia di Mestre fà qualche calcolo e comunica che per le persone fisiche, con reddito annuo superiore ai 29 mila euro, si inizieranno ad avere sgravi, rispetto alla situazione iniziale, in quanto l’aliquota del 20% sarà più bassa di quella pagata oggi. Ricordiamo che la cedolare secca si applica per immobili di proprietà di persone fisiche.
I risparmi, secondo l’istituto di Mestre, andranno dai 740 euro ai 2172 euro l’anno, per chi ha redditi superiori ai 75 mila euro.
Complessivamente, la misura riguarderà circa 2,7 milioni di immobili, per un costo che si dovrebbe aggirare intorno al miliardo di euro per lo stato.
Grazie a questa nuova imposizione fiscale, si prevede un aumento del numero delle case offerte sul mercato di locazione, nonchè, quindi, un possibile abbassamento del canone di locazione, nel tempo. Inoltre, molti proprietari che fino ad oggi affittavano le seconde case in nero potrebbero trovare l’incentivo a dichiarare l’affitto, con beneficio sia per gli inquilini, che per le casse dello stato.