L’azienda automobilistica di Detroit, Chrysler, segna un buon risultato, per il mese di dicembre, con la vendita di centomila vetture sul mercato USA, centrando l’obiettivo di Marchionne di arrivare a una vendita complessiva di 1,1-1,2 milioni di auto negli USA, per il 2010.
La ripresa del mercato automobilistico si conferma anche per le altre case americane, che viaggiano addirittura a ritmi più veloci della stessa Chrysler, come General Motors, che nel 2010 ha incrementato le vendite dell’8%.
La buona performance della casa automobilistica di Detroit, data per spacciata meno di due anni fà, fa girare subito le voci sui quotidiani economici internazionali, di un possibile acquisto da parte di Fiat di un ulteriore pacchetto azionario, attualmente al 20%, per giungere a controllare il 51% del capitale.
Primo atto obbligato per l’ad Fiat Marchionne, nel caso in cui volesse procedere al controllo di Chrysler, sarebbe il rimborso dei prestiti governativi di 7,4 miliardi di dollari, a un tasso che va dal 14% al 20%; quindi, data l’esosità del prestito, gli ambienti finanziari pronosticano che sia utile per Marchionne procedere al rimborso il più presto possibile, per poi procedere all’acquisto del pacchetto di maggioranza. Ovviamente, l’altra condizione consiste nella fiducia che l’ad Fiat ha verso le prospettive della controllata, che attualmente è in gran ripresa sul mercato americano, sebbene si faccia notare come i ritmi della sua crescita siano inferiori ai competitors USA.