L’opossum, infatti, è una delle specie che contrasta maggiormente la trasmissione della malattia di Lyme, mentre i topi contribuiscono in maniera massiccia a diffonderla. A spiegarlo sono i ricercatori del Bard College di Annandale di New York. La scomparsa dalla faccia della Terra di specie animali a causa dell’intervento dell’uomo, spiegano, può avere pericolose conseguenze per la salute perché se diminuiscono le specie animali esistenti sulla terra aumenta la trasmissione di organismi patogeni, come batteri, virus e funghi.
Secondo lo studio la biodiversità è diminuita ad un ritmo senza precedenti dal 1950 ad oggi. Dalla ricerca emerge inoltre che le specie estinte o in fase di estinzione sono spesso quelle che bloccano la trasmissione delle malattie infettive. “Il cambiamento globale sta accelerando, portando con sé una serie di conseguenze non volute – spiega Sam Scheiner, direttore del programma – Questo documento dimostra che le estinzioni di diverse specie animali può portare ad aumenti dell’incidenza delle malattie per esseri umani, altri animali e piante”.