Se lo ricorda bene il suo periodo d’oro, Lele Mora, tanto distante dall’austerità del convento. “Dal 1990 al 2005. Gli anni più belli. Sembrava che tutto dovesse passare da Lele Mora. Sembravo potentissimo, e non era vero. Ho solo lavorato tanto, facevo soldi per me e per chi stava con me”. L’errore più grande? “Non mi sono accorto in tempo che la frequentazione con Corona distruggeva quello che avevo costruito”.
E proprio a proposito del presunto “scandalo sessuale” per la presunta relazione con il re dei paparazzi, Mora ci torna sopra sibillino:”Ognuno va a letto con chi vuole e in casa sua fa quello che preferisce. Le tendenze personali devono restare tali, l’importante è la discrezione”. E restando in tema, il nostro spende una parola anche per Berlusconi e la sua recente (e infelice) battuta sui gay: “Non è stata capita: lui non odia i gay, guardi quanti ce ne sono a Mediaset e Mondadori…”.