Oggi, 1 dicembre, è la Giornata Mondiale contro l’AIDS. La data è stata scelta nel 1981 quando venne diagnosticato il primo caso di AIDS e cioè da quando si è cominciato a prendere coscienza della malattia in questione. Da allora sono passati ben 7 anni prima di indire questo tipo di giornata che serve, più che altro, per sensibilizzare tutti alla prevenzione.
Quest’ultima è infatti il tema principale di tale evento e ad oggi i risultati per fortuna danno ragione a chi combatte giorno dopo giorno con l’importante compito di sensibilizzazione.
Anche la ricerca sta facendo degli enormi passi avanti. Si parla già infatti di vaccino (il Tat), a cui stanno lavorando la ricercatrice Barbara Ensoli e la sua Equipe.
Si parla inoltre anche di Truvada, rinominata come pillola del giorno prima, che pare aver diminuito il numero dei contagi avvenuti per via sessuale, ma il preservativo è sempre l’arma migliore per difendersi.
Insomma, i risultati degli ultimi tempi sono buoni ma, se prima la trasmissione avveniva tra tossicodipendenti, ora avviene per la maggior parte per mezzo di rapporti sessuali.
Se, comunque, nel Nord del Mondo la prevenzione e la sensibilizzazione hanno aiutato molto a diminuire le morti dovute al virus Hiv, dobbiamo purtroppo ricordare che nei Paesi del Sud la mortalità dovuta all’AIDS è ancora fin troppo elevata, anche in età infantile.
Continuiamo quindi a lottare e non dimentichiamoci di aiutare anche loro.
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